10 costanti del girovagare a Roma

Fonte d’ispirazione è stata la giornata trascorsa a girovagare con Lukì, al quale posso dire soltanto un enorme grazie, dovremmo farlo più spesso!!!

  1. Le persone più affascinanti e meglio vestite della città sono senza ombra di dubbio i membri del clero: Ampi mantelli, sandali di cuoio, occhiali da sole Rayban (si, Rayban!!!) sarà che a casa del loro dio aggiungono un +1 in Carisma, comunque sono semplicemente stupendi.
  2. Gli autisti di pullman si somigliano tutti, hanno evidentemente un comune codice genetico, oltre ad una comune divisa ed un comune desiderio di ammazzare i pedoni.
  3. La gente non cammina a piedi ed anche per fare 100 metri consiglia di usare il pullman (forse per ridurre la possibilità di essere investiti da questi ultimi!) nonostante ciò, non si sa perchè, le strade brulicano di pedoni.
  4. Tutte le strade portano al Pantheon. Non c’è nulla da fare, puoi aver attraversato il Tevere o aver raggiunto l’Arapacis, ma stai pur certo che a pochi metri da te ci sarà il Pantheon, probabilmente è un monumento itinerante..
  5. Più il negozio è carino più la commessa/il commesso è snob. Questa regola imprescindibile ti porta ad essere guardato dall’alto in basso anche in un negozio di tè o di souvenir da 5 euro!!!
  6. Se una persona decide di non rispettare il semaforo pedonale ed attraversare l’incrocio inevitabilmente scatenerà un ineluttabile flusso migratorio di pedoni  in attesa, i quali senza controllare il semaforo, fiduciosi lo seguiranno. Il risultato sarà un blocco totale della strada e un inevitabile senso di panico e caos.
  7. Non sei autorizzato ad avere caldo, questo fastidio è appannaggio dei turisti Tedeschi, che occuperanno sempre tutte le fontane della città per sciacquarsi i capelli, le mani, i piedi, bere e fare qualsiasi altra cosa umanamente possibile con una fontanella d’acqua.
  8. Quando scoprirai di poter usufruire del gps per non perderti sarà sempre pomeriggio inoltrato.Quando avrai appurato come usare il gps per non perderti.. il cellulare si scaricherà
  9. Inconcepibile penuria di tè freddo che coglie i bar di Trastevere quando giunge il caldo. Non importa se ci sono 40° all’ombra e tutti girano in pantaloncini e canottiera, se il calendario non riporta il mese corrente come “estivo” i bar potranno offrirti solo bevande calde o al massimo in lattina.
  10. Non lamentarti mai delle condizioni del viaggio d’andata, il ritorno sarà sempre di gran lunga peggiore, sempre.
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MPF

Il Giappone esplode, l’Italia è sotto dittatura mediatica (e non solo), il mondo sta finendo ed io devo studiare i pittori Napoletani del ‘600!!! Non credo di aver mai ritenuto inutile come oggi il mio campo di studi.
Ufff! La verità è che oggi sono nel pieno attacco “‘nsirie” non riesco a concentrarmi su nulla e poi fuori il tempo è nuvoloso ed io ho sostenuto un esame simile 4 anni fa e adesso mi sembra di essere tornata indietro…                                                                                            Non è così, lo so, sto aggiungendo un titolo importante ed informazioni ancora più importanti alla mia formazione professionale, ma sono talmente stanca di assistere inerme alla mia vita che scorre e scorre ed io sono sempre qui immobile, a casa con i miei a studiare. Quando comincerà la mia vita? Quando?! mpfff! La nostra società ha generato davvero dei mostri, ragazzi, no, adulti, di 26, 26, 28 anni ancora a casa con mamma e papà, a farsi mantenere, e non per mancanza di volontà o pigrizia, per mancanza di possibilità!
Non mi sono mai considerata una persona “disoccupata” ma adesso comincio a crederlo.
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Una vita passata ad attendere l’R4

Oggi il sole sfavillava nel cielo in modo decisamente invitante, a casa il pc mi avrebbe distratta dallo studio dell’avvincentissimo “L’impresa culturale” (mi chiedo ancora come andrà a finire..) e così ho portato la cana al bosco di Capodimonte, con l’intento di far correre lei e studiare in tranquillità.E’ stato piacevole come al solito trascorrere un pò di tempo stesa sull’erba, a farsi travolgere dai cani bavosi che cercano di marcarmi con la loro urina neanche fossi un territorio (un pò come fa il fidanzato della mia amica Flavia direi, ma lui ha meno peli ed utilizza Faccialibro per marcare il territorio). La parte bella della giornata comunque doveva ancora venire..

A ritorno dovevo prendere il pullman, il famigerato R4 che dal Rione Alto porta al centro, così acquisto il biglietto, guadagno la panchina vuota al di sotto della pensilina e con Melody accucciata ai miei piedi comincio la lunga attesa…

I minuti passavano, i vecchietti si avvicendavano accanto a me ed  ogni tanto qualcuno ci crepava, insomma una normale lunga attesa che però si è protratta per buona mezz’ora. Intanto anche dall’altro lato della strada non c’era traccia di un autobus, così mi si è palesata la triste realtà.. NON SAREBBE GIUNTO NESSUN ARANCIONE MEZZO A MOTORE A PORTARMI A CASA!

Per farla breve (..ma quando mai l’ho mai fatta breve io!) me la sono dovuta fare a piedi, con il cane che implorava pietà e cercava di farsi prendere in braccio e lo stomaco che brontolava sempre più! 4,7 km in salita con una pendenza non indifferente (l’ho cercata su internet ma non c’è traccia di questo dato utilissssimo).

Lo scopo di tutto il post non è altro che quello di a tacere la mia coscienza che mi dice che ho preso 2 kg e devo darci un taglio con i biscotti, stupida coscienza! leggiti questo e sta zitta bauahah! è_é

Bene, e con ciò ho finito. Addio ciomp ciomp!

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Ma tu guarda!

E così mi hanno sfrattata da Windows live bla bla bla! Che malinconia, ero così affezionata al mio nido che ora questo grigio-biancore tecnologico mi spaventa. E’ come dover rinunciare alle proprie pantofole per un paio di scarpe con i tacchi, e non è bello!

Bene non scrivo da circa 2 anni, mese più, mese meno, normalmente a quest’età gli anni del post laurea sono quelli nei quali la tua vita cambia, cominci a lavorare, crei una famiglia, vai a vivere da sola.. ma qui in Italia.. no 😀 ovviamente no! In questi due anni io mi sono laureata all’Accademia e mi sono iscritta a Storia e Critica d’arte a Fisciano, ho cominciato tanti lavori inutili (altrettanti ne ho lasciati aggiungerei) e non ho avuto una casa mia ma la mia stanza si è notevolmente ingrandita! =_=” qual spreco di tempo.!

Maaaaaaaa.. ma questo è il luogo dell’ironia e del colore, il luogo delle risate dal retrogusto amarognolo, le lamentele sul paese e la politica le facciamo  da qualche altra parte. E quindi bentornato nido, o forse ben tornata sono io in te… mi sei mancato 🙂

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Ciao mondo!!

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le voglie

Chi dice che solo le donne incinte sono giustificate ad averle?
Sono le 11:44 del mattino e dopo un brillante risveglio nel quale avevo voglia di dipingere, sperimentare nuove tecniche, dopo che mi sono ricordata di aver lasciato la borsa con i colori all’Accademia e sono scesa con il motorino per andarli a prendere, dopo aver pulito il macello fatto dal mio cane mentre ero via, dopo aver visto qualche ricetta da fare ed essermi inebetita senza un perchè davanti al computer scordandomi della mia voglia di dipingere… ho DIRITTO ad avere anch’io le Voglie!
BURRO d’ARACHIDI! BURRO d’ARACHIDI! BURRO d’ARACHIDI!
Quello stupido negozio per dolci sotto casa non ha arachidi da tritare, così mi arrangio- Pane bauletto (quello senza strutto, ovviamente) nutella e arachidi salate..
Temo che se continuo così diventerò 900 kg!
Mpf! Vorrei essere incinta solo per poter mangiare tutto ciò che voglio senza sensi di colpa! Io ODIO la nostra società anoressica!!!!
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sara cerca casa


"Ciao, sono Sara, una cucciolona di Pastore Tedesco maltrattata ed abbandonata.
Per fortuna alcune amiche a due zampe mi hanno raccolta e curata, ed ora aspetto solo qualcuno che mi dia affetto sul serio.
Avevo
trovato una casa un mese fa, ma non so per quale ragione, non hanno più
voluto prendersi cura di me e mi hanno riportata indietro…"

Sara
è una cagnona molto buona ed affettuosa con tutti, umani e animali,
cerco PERSONE SERIE, NO PERDITEMPO, visto che le precedenti persone
mel’hanno rimandata indietro dopo una sola settimana, con semplici
scuse. E’ guarita dalla Rogna, che aveva, il pelo sta ricrescendo pian
piano.Vi prego aiutatemi, altrimenti sarà un’altra anima che finirà in
canile.

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VF

Benvenuti nel mondo Vodafone:
 
Saggio un nuovo lavoro, solo fino all’11 Gennaio, me lo ripeto all’infinito perchè so com’è bello avere qualcosa di soldi in tasca e non voglio permettere a questo lavoretto di andare ad intaccare il miio brillante futuro da ritrattista sotto i ponti.
Comunque.. è tutto così strano e nuovo e bello e stancante e terrificante.
Ci hanno fatto fare un estenuante corso di un mese prima di buttarci in operativo, la classe era composta tutta da persone carine e simpatiche, la maggiorparte laureate o laureande o che addirittura già lavoravano.. tutte, come me, a corto di soldi.
 
E poi è arrivato il momento di mettersi quelle ridicole cuffiette che ti isolano dal mondo e dalla parte sana del tuo cervello e rispondere ad ogni chiamata "Benvenuto in Vodafone sono Kiara in che cosa posso esserle utile?"
Questa stupida frasetta mi è entrata in testa e i primi 3 giorni di lavoro mi svegliavo al mattino che già la stavo ripetendo al mio cervello sconclusionato. Quello che ci hanno insegnato al corso è stato utile, i tre programmi base: JACK CCM OCA, le frasi per rispondere e attaccare, la messa in attesa.. quello che invece hanno omesso era la necessità di scendere un’ora prima da casa perchè per aprire i programmi ci vuole come minimo 15 minuti di tempo non pagato, hanno omesso di dirci che all’ultimo minuto arriva sempre un casatiello* che ti fa sforare di mezz’ora il tuo orario di lavoro, hanno omesso di dirci he sarebbero arrivate a gogò chiamate di maniaci ai quali in teoria non puoi nemmeno attaccare il telefono in faccia, hanno omesso di dirci che sarebbe stato difficile tornare a casa e aver ancora voglia di parlare con un essere umano perchè la stanchezza dell’essere gentili per 4 ore ti rende poi scortese con la tua famiglia.
 
Bòn è un’esperienza, e l’11 Gennaio (lo ripeto ancora che non si sa mai) finirà.
 
Ora è tempo di andare a pulire lo sfacelo che ha fatto Melody con il cartone del cellulare >_< Ciao a tutti i Bloggari di questo blog (se ancora esistono!!)
 
*casatiello: termine tecnico per indicare un problema lungo difficile quasi impossibile da risolvere, si presenta spesso come "casatiello dell’ultimo minuto
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Quando moderazione fa rima con castrazione

E’ da tanto che non scrivo su questo simpatico blog testimone di ormai 2 anni on line, in realtà è da tanto che non scrivo punto.
In questo periodo non ho il tempo di far nulla, tra l’Hdemia appena iniziata e questo corso per telefonista Call center 190 (fin’ora ho imparato: " benvenuto in Vodafone sono Chiara in che cosa posso esserle utile?")…
Questo corso di 6 ore al giorno è DAVVERO massacrante, e alle volte ho paura di prenderlo un pò troppo sul serio, infondo è solo un lavoretto.. ma in realtà è molto di più, è l’opportunità di crescere, prendere contatto con il mondo del lavoro, confrontarsi con una realtà sconosciuta e quindi "pericolosa"-
Sarà un pò infantile da parte mia ricamarci così sù o è invece una presa di coscienza degna di stima?
Ad ogni modo.. questo nuovo occhio sul mondo mi ha dato la possibilità di guardare in modo un pò diverso anche il mondo fin’ora conosciuto; Gettando un’occhiata alle mie spalle mi sono resa conto di quanto negli ultimi anni la mia timidezza e il mio riserbo mi abbiano ammutolita.. e così, nascondendomi dietro la trita e ritrita maschera dell’amore per la pace, ho letteralmente castrato ogni impulso alla contestazione.
Se una ragazza flirtava con il mio fidanzato, se un professore mi ha rovinato 3 anni di liceo.. ho sempre lasciato correre pensando non ne valesse la pena, il passato è passato e il presente è meglio non toccarlo, senza rendermi conto che tutto quel rancore si andava ad accumulare dentro di me.
Ora, almeno per qualche mese ho deciso di sfogare questa rabbia.. ho, per così dire, bisogno di una pausa da me stessa.
Quindi avviso ai naviganti, in questo periodo, e fino a data da destinarsi, andateci piano con me 😛
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Contro l’Arte in cellophane

Non è che io creda d’essere illuminata dal "Sacro fuoco dell’Arte", che non apprezzi gli oggetti di Design, creati per essere alla portata di tutti (fosse vero!) e riproducibili in serie;
Ed è un [_dato di fatto_] che il 90% delle persone che acquistano un quadro pensino all’abbinamento con il proprio divano, a questo sono (tristemente) rassegnata, quello che non capisco e non giustificherò mai è l’esigenza di creare un quadro copiando  un’immagine prefabbricata, farlo in poco più di un’ora consumando poca pittura, incelofanarlo, prezzarlo ed esporlo al pubblico come carne al macello.
Non sarebbe più dignitoso e tecnicamente più godibile una bella stampa su forex della stessa immagine?

L’Arte per me è un quesito aperto, un problema al quale si risponde in ogni nuovo lavoro, appagando per qualche tempo la sensazione d’incertazza propria del foglio bianco.
Senza voler scadere nel luogo comune della pittrice maledetta che vive per la propria arte, capita spesso che mi sorprenda ad osservare un qualcosa con l’occhio analitico della pittrice che smonta una linea dal suo contesto, il colore dalla forma, e rimonta con il pensiero il tutto in una nuova immagine da imprimere su tela.

Non c’è nulla di affascinante e maledetto, nulla di melenso o misterioso in questo lavoro.
E’ lo studio dell’arte applicato ad un esercizio costante, il tutto forse scaturtito dall’esigenza di dire qualcosa o dalla volontà di capire un pò più affondo quello che ci circonda dandogli una forma differente.

La bidimensionalità della tela (o del foglio) è una preziosa finestra che affaccia su un angolino di mondo per la maggior parte nascosto ai nostri occhi; La cornice non ne delimita la fine ma solo ciò che il nostro occhio riesce a cogliere.

Il quadro dipinto in serie, privo di un soggetto originale che si giustifica opera d’arte essendo frutto di tempera, acqua e una mano più o meno esperta, continua sui bordi alti della tela a cassetta sottolineando ancora una volta la sua presenza come OGGETTO d’arrendo. Cosa fisica, pesante, vera, pratica lontana dall’astratto mondo delle "idee artistiche"  di cui i profani hanno così timore.
Questi quadri sono  figli dell’ignoranza e genitori dell’indifferenza che l’uomo comune espone con fierezza alle pareti di casa, ribadendo la sua perfetta mediocrità.

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