…sono in una stanza con un uomo molto alto che indossa una parrucca lunga e scarpe femminili, inoltre ha disegnata un reggicalze sul sedere con il pennarello blù, a parte questp ha un fisico davvero forte ed un viso inquietante (sarà per il mascara!). Scende dal letto al castello con un aggeggio in mano molto simile al cellulare, e si strappa i vestiti di dosso e comincia a parlare con una voce meccanica carica di echi elettronici, così capisco che è cominciata.
Sono quasi totalmente consapevole che sto sognando un film che presto uscirà nelle sale tv, così come sono sicura del fatto che se non accetto le gentilezze di quest’essere presto mi troverò a scappare da lui.. però che ansia, se non mi convincessi che è solo un film/sogno mi metterei ad urlare.
L’Essere mi mette un braccio sulle spalle e comincia a scortarmi fuori dalla stanza e giù per le strade in questi grandi capannoni colorati collegati tra di loro da piccoli archetti, sento la sua voce meccanica sforzarsi di essere suadente e conciliante mentre spiega come trasformerà il mondo, io lo ascolto tra lo sconvolta e l’impaurita ma non sono ancora decisa a scappare, infondo SO quali grandi poteri possiede. Camminiamo sotto i portici, nei capannoni ecc. ecc. fin quando non incontriamo un gruppo di operai, il più audace di questi prende un atteggiamento aggressivo e mi afferra per il braccio mentre l’Essere mi sta dando a lui perchè "li faccia divertire un pò"… Allora realizzo:
Nei capannoni questi operai sono diventati tutti aggressivi, all’infuori del capo hanno tutti un aspetto semi-lobotomizzato, sono il suo esercito ed io faccio solo parte della loro ricompensa. Questa è la molla.
Scatto veloce sulla destra ed esco da un edificio per poi infilarmi in un altro, corro come mai in vita mia, ma sono consapevole che lui riesce sempre a sapere dove sonoi perchè vedete io ho un "tracciato elettronico", ce l’hanno tutti gli esseri umani e lui riesce a rintracciare tutti come fossero cellulari.
Questo non arresta la mia corsa, dopo essere entrata e uscita più volte da uno strano labirinto colorato ora mi trovo a ridosso di un palazzo di periferia, qui due ragazzini biondi stanno scappando anche loro, uno sento che viene chiamato Stingo, la cosa mi fa sorridere e penso al mio amico Sting1, poi intuendo che quella è la strada li seguo. I due ragazzini pasano sotto una ringhiera, salgono tra le punte di un cancello e poi spiccano un grande salto sulle scale, io ho paura di saltare ma sento i loro passi dietro di me, le loro mani sudate e fameliche, salto anch’io e faccio del mio meglio per stargli dietro fin quando superato un incrocio non arrivo ad un palazzo abbandonato.
Mentre i due bambini proseguono i mi avvicino quatta quatta all’entrata che da su un giardino sopraelevato, non c’è luce nel rudere, un tempo c’era però, insieme a delle stalle ed altre cose elettroniche visto che sul tetto è sistemata tronfia e rotonda una grossa parabola. Quando mi insinuo all’interno del palazzo mi accorgo che già altre persone ci sono si sono rifugiate:
Mio padre, anche se non è proprio mio padre, forse è solo un uomo dolce e protettivo, un pò il Papà universale diciamo;
Francesco, interpretato da Ethan Hawk Una tizia che non conosco ma davvero forte e figa interpèretata dalla stuntman di Death Proof Tracie Thoms e un’altra tipa di nome Katie ex ballerina successivamente giocatrice di basket la cui madre vediamo passare a cavallo fuori dall’edificio con un altra ragazza al seguito ispezionando il palazzo in cerca di noi. La madre è palesemente un pezzo grosso dell’esercito dell’essere (oltre ad essere interpretata da "Bree" di DEsperate Housewife).
Comunque… Hethan è ferito e sta sdraiato su un letto vicino ad una finestra, è tutto buio, non abbiamo il coraggio di accendere una candela per paura ci trovino anche se ben presto vedendo i lobotomizzati camminare per strada ci rendiamo conto che non hanno la minima idea di trovarsi a pochi metri da noi.. sembra l’Essere non riesca più a rintracciarci. Ci chiediamo il motivo per arrivare poi alla palese conclusione : La parabola ci protegge!
Quel coso di metallo è talmente grande e manda impulsi talmente forti da coprire i nostri, tutto sommato deboli, e così siamo sicuri che restando fermi qui, nascosti come topi nessuno ci troverà mai. Passa la notte, io vado avanti e indietro terrorizzata dai rumori di cassonetti bruciati e buttati per l’aria e i passi costanti dei lobotomizzati di sotto, poi finalmente arriva il giorno, e all’unanimità usciamo dal palazzo. Silenziosi spiamo da lontano qualche sgerro dell’Essere e ci rendiamo conto di una cosa strana, senza formulare una parola tutti notiamo come le persone normali, catturate dall’esercito lobotomizzato cerchino di parlare con questi ultimi e in cambio ricevono solo una perfetta imitazione del loto gesti. Loro Imitano.
Arrivo a questa conclusione giusto in tempo perchè un ragazzino piccolo dai ricci scuri mi si avventa contro con gli occhi iniettati di sangtue e la bocca spalancata, sono sgomenta e non riesco a reagire, e poi è così piccolo e fragile.. senza che me ne renda conto comincio a piangere e ad accarezzargli la testa mentre lui ancora con gli occhi rossi e le labbra aperte mi guarda senza capire, ben presto anche lui comincia a piangere, io riesco solo a dire che lo amo, che è piccolo e che lo amo e non lo ucciderei mai e ben presto la sua bellicosità finisce per calmarsi. Abbiamo finalmente scoperto il modo per sconfiggere l’esercito dell’Essere.
Poi mi sono svegliata e ho cominciato a risognare il sogno aggiungendo particolari assurdi come un esercito di ballerine di danza classica lobotomizzate che cammina perfettamente sulle punte tutte a schiera verso di noi .. ANGOSCIANTE.